2016 - Penisola Iberica
Il giro della Penisola Iberica mancava all'appello e questa estate è entrato nei miei obiettivi. Sono partito dopo ferragosto. Volo con destinazione Santander da dove è iniziata la mia avventura. La prima destinazione è stata Santiago di Compostela lungo il Cammino della costa atlantica, poi giù verso il Portogallo con destinazione Fatima e poi di nuovo in Spagna verso Siviglia che ho visitato. Il caldo è stato il mio nemico principale ma non da meno i continui saliscendi. Da Siviglia mi sono diretto verso Cadice e proseguendo verso Gibilterra. Da cui sono risalito verso nord sempre lungo la costa attraversando le più famose località di mare della Costa del Sol fino a Valencia dove il mio viaggio è terminato. |
Appunti di viaggio
Videoclip del viaggio
Slide show del viaggio
Planimetria e Altimetria delle Tappe
Le Tappe
Tappa |
Da |
A |
Km |
Tempo |
Media |
Percorso |
1 |
Santander |
Pendueles |
80 |
5h |
16 km/h |
mappa |
2 |
Pendueles |
Villaviciosa |
83 |
4h 53m |
17 km/h |
mappa |
3 |
Villaviciosa |
Aviles |
66 |
4h 8m |
16 km/h |
mappa |
4 |
Aviles |
Luarca |
80 |
4h 48m |
17 km/h |
mappa |
5 |
Luarca |
Foz |
98 |
5h 20m |
16 km/h |
mappa |
6 |
Foz |
Ortigueira |
75 |
4h 22m |
17 km/h |
mappa |
7 |
Ortigueira |
A Coruna |
105 |
5h 30m |
18 km/h |
mappa |
8 |
A Coruna |
Lugo |
107 |
5h 40m |
19 km/h |
mappa |
9 |
Lugo |
Santiago de Compostela |
110 |
6h 50m |
16 km/h |
mappa |
10 |
Santiago de Compostela |
Viana do Castelo |
170 |
8h |
21,2 km/h |
mappa |
11 |
Viana do Castelo |
Ageuda |
148 |
7h 10m |
20,5 km/h |
mappa |
12 |
Ageuda |
Fatima |
145 |
7h 17m |
19,7 km/h |
mappa |
13 |
Fatima |
Evora |
183 |
8h 48m |
20,7 km/h |
mappa |
14 |
Evora |
Jerez de Los Caballeros |
118 |
5h 49m |
20 km/h |
mappa |
15 |
Jerez de Los Caballeros |
Siviglia |
168 |
8h 25m |
20 km/h |
mappa |
16 |
Siviglia |
Cadiz |
138 |
5h 57m |
23,2 km/h |
mappa |
17 |
Cadiz |
Algeciras |
124 |
5h 46m |
21,4 km/h |
mappa |
18 |
Algeciras |
Malaga |
156 |
7h 28m |
20,9 km/h |
mappa |
19 |
Malaga |
El Ejido |
170 |
8h 26m |
20,1 km/h |
mappa |
20 |
El Ejido |
Carboneras |
108 |
5h 46m |
18,7 km/h |
mappa |
21 |
Carboneras |
Cartartagena |
150 |
8h 25m |
17,7 km/h |
mappa |
22 |
Cartartagena |
Elche |
105 |
4h 35m |
20,5 km/h |
mappa |
23 |
Elche |
Cullera |
169 |
7h 38m |
22 km/h |
mappa |
24 |
Cullera |
Valencia |
38 |
1h 30m |
25 km/h |
mappa |
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2.894 |
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IL VIAGGIO IN PILLOLE
Santander - Arrivo al mio punto di partenza del viaggio e la prima cosa da fare è trasformare un mucchio di alluminio in un mezzo di locomozione. |
Santander - Dopo aver montato la bici faccio un giro per la città, ricca di monumenti, spiagge e strade piene di gente che passeggia, visito il il Palazzo de la Magdalena che si trova su una collina che sovrasta la città e da dove di vede un bel paesaggio. |
Pendules - Il giorno dopo inizia il viaggio verso il primo obiettivo, questa volta percorrerò il Camino lungo la costa, passo dalla Cantabria alle Asturie. |
Pendules - Lungo il cammino attraversiamo borghi medioevali e bei castelli |
Villaviciosa - Continua il viaggio lungo la costa, sulla mia destra vedo spiagge e piccole insenature dove i bagnanti prendono il sole, mi viene voglia di fare il bagno ma dopo aver sentiti la temperatura dell'acqua cambio idea, l'Oceano è solo da vedere e gustare con gli occhi! |
Gijon/Aviles - La strada è tutta un saliscendi fra colline verdi e città ordinate e pulite, visito Gijon e la sua università molto bella ma poi mi fermo ad Aviles dove una acciaieria inonda con i suoi fumi la città. Qui ceno in un tipico ristorante dove hanno uno strano modo di versare il cidro, bevanda tipica locale. |
Luarca - La costa spesso era frastagliata e rocciosa, la Spagna ha investito molto nella viabilità, alla sera mi fermo in un borgo di pescatori veramente carino dove si mangiava dell'ottimo pesce. |
Foz - Dalle Asturie passo in Galizia, lunghe strade su altipiani che ogni tanto degradano verso il mare |
Viveiro/Ortigueira - Passo per Viveiro da dove vedo partire la tappa della Vuelta che proprio in quel periodo si stava svolgendo, mi muovo curioso fra i bus delle squadre e ho la possibilità di vedere tutti i campioni del ciclismo mondiale fra cui Froome vincitore dell'ultimo Tour. |
A Coruna - Arrivo in città verso sera, fa freddo ed il cielo è nuvoloso, la parte vecchia della città e bella e pittoresca, ci sono una miriade di locali dove si può mangiare e bere. Da queste parti i prosciutti sono una prelibatezza. |
Lugo - Spesso sulle colline si vedono dei tori minacciosi che sembrano tendere un agguato ai viandanti, sono passato per Lugo una città murata molta bella che merita di essere vista. |
Santiago de Compostela - Alla mattina parto di buon'ora da Lugo dove una "guardia" pare augurarmi il buon viaggio, seguo il Cammino che mi porterà fino a Compostela e ai bordi della strada vedo molti "viandanti" che vanno anche loro alla meta, nel tardo pomeriggio arrivo a destinazione, è la seconda volta che mi faccio una foto davanti alla cattedrale ma è sempre una emozione. |
Portogallo - Dopo un inconveniente alla ruota posteriore (rottura di due raggi) riprendendo la strada verso il confine con il Portogallo che passo nel pomeriggio, è un ponte su un fiume a fare da frontiera fra Spagna e Portogallo. Dopo otto anni rivedo il Portogallo che mi stupisce per lo sviluppo fatto in questi anni, mi ricordavo un paese povero e mal messo e ho ritrovato invece un paese moderno e con una buona economia. |
Viana do Castelo/Porto - Mi fermo a dormire a Viana e alla sera ho l'opportunità di vedere uno spettacolo folcloristico in costume nella piazza principale, il giorno dopo attraverso Porto, bella come sempre e proseguo verso sud. |
Agueda - Non posso non fermarmi a visitare questa città famosa per gli ombrelli aperti lungo le vie, è un arcobaleno di colori. |
Fatima - il secondo obiettivo del mio viaggio era Fatima, un luogo pieno di spiritualità, sofferenza ma anche tante speranza. |
Evora - Pedalo nel centro del Portogallo, strade diritte in mezzo a boschi di alberi da sughero, questa è una zona tipica di produzione del sughero che poi viene accatastato in grandi depositi in attesa di essere esportato. |
Jerez de los Cabaleros - Parto da Evora e mi dirigo verso sud-est ovvero verso il confine con la Spagna, attraverso la zona di produzione del vino Tio Pepe, lunga la strada ci sono campi di vigneto a perdita d'occhio e cantine ovunque. Fa molto caldo. Al confine con la Spagna ci sono dei laghi molto grandi, una riserva di acqua dolce sia per il Portogallo che la Spagna. Al pomeriggio arrivo a Jerez, una delle più belle cittadine della Spagna. E' arroccata su di un pendio e di sera, illuminata come è, assume un aspetto magico. Piccoli vicoli uniscono le piazze fra loro dove la gente si incontra e ascolta musica e danza. |
Siviglia - Arrivare a Siviglia è stato veramente duro, il caldo asfissiante e i continui saliscendi mi hanno messo a dura prova, però ne è valsa la pena. E' una città molto bella, pulita e piena di vita, un solo lato negativo: il caldo. Non sono riuscito a stare sotto il solo oltre le 14 poi sono rientrato in albergo. |
Gibilterra - Da Siviglia scendo ancora verso sud, passo da Cadiz e poi di li sempre lungo la costa raggiungo Gibilterra, l'estremo sud dell'Europa, oltre lo stretto c'è l'Africa di cui si vedono alcune montagne. Anche il terzo obiettivo della tour Iberico è raggiunto. |
Costa del Sol - Risalgo verso nord, la strada spesso sale fra montagne brulle e bruciate dal sole, il caldo mi perseguita. Attraverso famose località di mare come Marbella, Benjdorm, Malaga. Tutte queste città hanno grattacieli altissimi a ridosso del mare che danno un senso di soffocamento. Il turismo la fa da padrone, c'è un grande sfruttamento del teritorio che non mi piace. L'unica nota positiva è il mare di un colore smeraldo che contrasta con il marrone delle rocce ed il bianco della sabbia. Visito anche Elche dove vado a trovare una ciclista giramondo come me che ho incontrato in Islanda. Elche è la città delle palme, molto bella e caratteristica. |
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Valencia - Raggiungo anche il quarto obiettivo, visito la città moderna opera dell'architetto Calatrava, un complesso immerso in grandi piscine fatto di vetro, cemento e acciaio dal colpo d'occhio notevole, ma poi se lo guardi bene ti viene da pendare: ma sarà funzionale? Certo che gli architetti sono come i pittori moderni che fanno un quadro astratto e vedono al suo interno significati che noi comuni mortali non riusciamo neanche ad immaginare. Viva l'Arte!! E' la fine del viaggio, mi fermo a Valencia due giorni nei quali visito tutta la città che devo ammettere essere molto bella, pulita e piena di vita.
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Anche questa avventura finisce, ma come sempre vi aspetto alla prossima, CIAO A TUTTI.
Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi!
Il vero domicilio dell’uomo non è una casa ma la strada, e la vita stessa è un viaggio da fare a piedi o meglio in bici!
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