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2015 -Il mio Giro d'Italia - 1.419 km percorsi in 9 giorni da

casa a Roma andata e ritorno

 

Dopo aver pedalato in giro per mondo ho deciso di andare alla scoperta ciclistica dell'Italia, in preparazione del prossimo impegnativo viaggio che farò in estate.

Sono partito domenica 10 maggio con destinazione Roma e sono ritornato a casa martedì 19 maggio . Le città che ho attraversato sono state Bologna, Firenze, Siena, Perugia, Assisi, Spoleto, Terni, Rieti. Arrivato a Roma ho attraversato gli Appennini con destinazione  Pescara e poi. da li, lungo la costa adriatica, sono ritornato a casa.

I km fatti  sono stati poco più di 1.400, ho trovato delle bellissime giornate che mi hanno fatto apprezzare ancora di più le bellezze che solo l'Italia può offrire.

Le tappe originariamente previste erano 10, ma dato che stavo bene sono riuscito a ridurle a 9 godendomi un giorno di riposo in riva al mare a  Gabice Mare.

 

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Data Tappa Partenza Arrivo km

Tempo

hh,mm

Media

km/h

Planimetria
10 mag. 1 Este(PD) Monghidoro (BO) 160 7,45 21,5 Tappa1
11 mag. 2 Monghidoro BO) Siena 142 7,22 19,4 Tappa2
12 mag. 3 Siena Perugia 162 8,05 19,9 Tappa3
13 mag. 4 Perugia Terni 132 6.30 20,3 Tappa4
14 mag. 5 Terni Roma 132 6,25 18,3 Tappa5
15 mag. 6 Roma Avezzano (AQ) 120 6,25 18,4 Tappa6
16 mag. 7 Avezzano (Aq) S.Benedetto del Tronto (AP) 170 7,20 23 Tappa7
17 mag. 8 S.Benedetto del Tronto (AP) Gabice Mare (PU) 179 7,45 23 Tappa8
19 mag. 9 Gabice Mare (PU) Este(PD) 222 8,20 26,5 Tappa9
Totale 1.419 67,14 21,06

 

Planimetria e Altimetria delle Tappe
img Album Fotografico del Viaggio
img Slideshow del Viaggio
Video racconto del viaggio

 

Il Viaggio in pillole


Ore 9 di domenica 10 maggio, si parte per la nuova avventura "italiana".


Ciao Veneto, ora si entra in Emilia Romagna.

 

Passo per Ferrara dove mi incontro con un mio vecchio amico ed ex-collega per un

aperitivo e poi via verso Bologna che costeggio.


Attraverso Bologna e comincio a salire sull'Appenino, costeggio un torrente

dove ci sono moltissime persone che prendono il sole, la giornata è molto calda.


Una volta superata la stretta vallata davanti a me si apre la visuale sull'Appennino

Tosco-Romagnolo


Arrivo a Monghidoro verso le 18, il paese natale di Gianni Morandi. Il paese è a 900 metri di

altitudine e si sviluppa tutto intorno alla via principale. Vive di turismo estivo e di artigianato

locale

Il mattino successivo riparto, è un continuo saliscendi ed il paesaggio è incantevole.


Prima "scalo" il Passo della Raticosa e poi il Passo della Futa.


Scendo verso il Mugello e costeggio il lago, poi.....


...In lontananza appare Firenze.

 

Entro a Firenze e faccio un giro in città per visitarla, poi riparto in direzione Siena.

 

Il paesaggio è armonioso e rilassante, le colline "senesi" sono un misto di storia e

natura.

 

Il giorno successivo visito Siena, mi stupisce vedere il traffico di auto

all'interno della città storica, peccato.


Siena - Piazza del Campo colpisce per la sua bellezza.


Siena - Il Duomo è uno dei monumenti più caratteristici di Siena.

 

Siena e le sue Contrade, una lotta secolare!


Vista Siena continuo il mio viaggio con destinazione Assisi, ci sono tanti modi

per arrivarci, a piedi è uno di questi!

 

Dopo alcune ore di strada vedo in lontananza la Basilica si S.Francesco che

domina tutta Assisi.

 

Arrivo alla Basilica salendo per un sentiero che sembrava "un muro delle Fiandre"

per la pendenza!


Indosso la maglietta di Laura e il suo sorriso illumina anche Assisi.

 

Visito anche la Basilica di S.Chiara e poi riparto in direzione di Spoleto e Terni

dove mi aspetta un amico gira mondo come me.

 

Il GPS mi porta per stradine sempre più ripide a questo punto prendo in mano la carta

geografica e cambio strada, per caso scopro una pista ciclabile che da Assisi mi porta

direttamente a Spoleto lungo la sponda di un canale. Ci sono molti pioppi, pedalo in

mezzo a due ali di "neve" che al mio passaggio si solleva. Arrivato a Spoleto attraverso

una lunga galleria di 4,5 km che mi porta in Val Nerina e da li scendo verso le Cascate

delle Marmore.

 

Nonostante la "cronometro" fatta per arrivare in tempo, quando arrivo, per mia

sfortuna, le Cascate le avevano "spente" da un'ora e quindi mi sono perso per la

seconda volta la loro bellezza! Riparto verso Terni dove mi aspetta il mio amico

"giramondo" che mi ospita a casa sua. Ceniamo assieme e ovviamente

l'argomento della serata sono i viaggi.. in particolare uno: la "Transiberiana"

che stiamo valutando di fare assieme.

 

Il Giorno dopo parto con destinazione Roma, percorro una stradina in mezzo

all'appennino e poi prendo la "Salaria" che dapprima è una super strada ma

negli ultimi 20 km diventa una strada a due corsie stretta e trafficatissima.


Finalmente verso le 17 arrivo a Roma, ma per arrivare in centro mi mancano

altri 10 km. MI butto nel traffico caotico e nervoso della città e seguendo le

istruzioni del GPS, dopo aver visto i luoghi storici, mi dirigo verso l'albergo

che avevo prenotato e che si trovava a circa 500 mt dalla Basilica di S.Pietro.

Dopo una cena "romana", seguo "er Cupolone" e vado in Piazza S.Pietro.


La Basilica di S.Pietro sembra un "ologramma" nel buio della notte!


Il mattino successivo ritorno in Piazza S.Pietro con "Laura" e poi parto

con destinazione Avezzano. Uscire dalla città è una impresa titanica.

Seguo attentamente le istruzioni del GPS, diversamente non sarei

capace di uscire da Roma in direzione Tivoli attraverso la Tiburtina.


Dopo Tivoli la strada comincia ad inerpicarsi sull'Appennino e il cemento

della città lascia lo spazio al verde dei boschi.


Attraverso paesini "aggrappati" sulla montagna dove la vita scorre lenta e tranquilla.

Il rumore del traffico di Roma si è trasformato nel fruscio del vento.


La Tiburtina corre vicino alla rumorosa autostrada Roma-L'Aquila. Nel primo pomeriggio

entro in Abruzzo.


All'uscita di una stretta valle intravvedo in lontananza Sulmona.


Prima di arrivare ad Avezzano un grande striscione da il benvenuto agli

Alpini, non sapevo che a l'Aquila c'era l'adunata nazionale. Io da ex

Alpino non ci sono mai andato e mai ci andrò, perchè del militare ho brutti

ricordi legati al "nonnismo" che ho sempre combattuto sia con le parole

che con le "mani" facendomi sempre rispettare. Certo ho avuto modo

di incontrare molti bravi ragazzi  ma le poche "mele marce" hanno creato

in me una repulsione per questo tipo di adunate.

 

Il giorno dopo parto da Avezzano con la pioggia, per arrivare a Pescara devo attraversare

due valichi.

 

Stavo bene e la salita non mi creava problemi anche se mi portavo

dietro un bagaglio di 20 kg. Finalmente nel primo pomeriggio smette di

piovere, mi cambio le maglie sudate ed indosso un leggera mantellina.

 

Sulla salita che mi porta al secondo valico vedo una grande centrale eolica, in effetti il

vento in quella vallata non mancava. Ai piedi di questo valico si estendeva la Piana del

Fucino.

 

Per evitare di entrare a Pescara prendo la tangenziale ma purtroppo sbaglio

uscita e mi ritrovo qualche km dopo davanti a me una lunga galleria da passare.

La strada è stretta ed entrarci sarebbe molto pericoloso, passa di li il mio

"angelo custode", che questa volta si chiama Paolo Laureti (www.paololaureti.com)

mi vede in difficoltà e si ferma su una piazzola.  Carico la bici nella sua auto

e mi da un passaggio fino a dopo Pescara. Anche lui è un biker, la sua specialità

sono le gare di durata in mtb: le 24 ore in solitaria. Mi dice che riesce a

percorrere 500 km in mtb pedalando per un giorno intero! Mi porta a

casa sua e mi offre da bere e un bel panino (ne avevo bisogno) e mi

presenta la sua bella famiglia. La solidarietà fra i ciclisti è qualcosa di

unico! Lo ringrazio e ci salutiamo e riparto a tutta verso S. Benedetto del

Tronto dove arrivo verso le 19,30. Trovo subito un albergo in riva al mare.

 

La spiaggia di S.Benedetto ed il suo lungo mare sono incantevoli. Cena a

base di pesce in riva al mare, una passeggiata e poi a letto.

 

Il mattino successivo mi rimetto in bici, è domenica, la destinazione è

Gabice mare. Uscendo da  S.Benedetto mi colpisce questo monumento.

A caratteri cubitali c'è scritto:"LAVORARE LAVORARE LAVORARE

PREFERISCO IL RUMORE DEL MARE"! Un inno alla vita tranquilla!

 

Arrivo a Gabice Mare verso le 18, trovo subito un albergo che fa parte

della catena Italy Bike Hotel...insomma un "covo di ciclisti". Mi trovo

a "casa mia" , decido di fermarmi e riposare un giorno. Lo passo interamente

in spiaggia nel tentativo di "uniformare" la mia tintarella da ciclista!

 

Qui ho incontro due ciclisti, Giorgio e Paolo entrambi di Terni. Erano qui per una Gran

Fondo che avevano disputato la domenica ed avevano deciso di rimanere altri tre giorni

per farsi qualche altro giro sulle colline romagnole e prendersi un pò di sole. Veramente

molto simpatici e grandi appassionati anche loro di ciclismo.

 

E' tempo di tornare a casa. Parto verso le 9 da Gabice Mare. Mi aspettano

più di 200 km di pianura e strada statale Romea. Il traffico è notevole ma

per fortuna esiste una piccola corsia di emergenza che mi da un minimo di

sicurezza. Passo per i Lidi ravennati e ferraresi, attraverso di nuovo il Po e

punto verso Rovigo e di qui a casa dove arrivo dopo 8h e 20min. e 222 km.

Finisce così il "Mio Giro d'Italia" che ha toccato le regioni più belle.

Una sola nota negativa: le strade percorse. Una viaggio che mi conferma

la pericolosità di viaggiare in bici in Italia, data la mancanza di ciclabili o strade

sicure. Per non parlare dello stato del manto stradale, pieno di buche e rattoppi

soprattutto in Toscana, Umbria e Lazio. Insomma una Italia a misura di auto

più che di bici. Una Italia che non potrà mai competere con nazioni come la

Germania e l'Olanda dove invece viaggiare in bici è un vero piacere. Ma nella

vita non si può avere tutto, e comunque  VIVA L'ITALIA PER LA SUA GRANDE

BELLEZZA!!

 

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