LA SINTESI DEL VIAGGIO
La partenza è avvenuta il 28 luglio da Milano - Malpensa con destinazione Melbourne.
Ho volato con Emirates un'ottima compagnia ad un costo veramente competitivo ed un servizio impeccabile.
Prima fermata a Dubai dopo un volo di 6 ore, qui ci siamo imbarcati su un altro aereo dopo quattro ore di attesa. L'aeroporto di Dubai è enorme ed è un supermercato del lusso. Qui si può trovare di tutto: dai lingotti d'oro ai Rolex passando per le boutique di Armani e Luis Vouton ai punti vendita Apple e a quelli di elettronica con telefoni di ultima generazione e super macchine fotografiche.
Per i corridoi una folla di persone si muoveva veloce alla ricerca del proprio gate di imbarco fermandosi ogni tanto fra i negozi.
Dentro in aeroporto faceva freddo in contrasto con i 45° gradi che c'erano fuori. In lontananza si vedevano i grattacieli di Dubai immersi nella foschia che li faceva sembrare irreali.
Io e Marco approfittiamo dell'attesa per dormire un pò. Alle 9,30 ci siamo imbarcati in aereo ed alle 10 abbiamo spiccato il volo. Prima fermata, dopo sette ore, a Singapore, qui dopo un'ora e mezza ripartiamo con destinazione finale Melbourne dove arriviamo dopo altre sette ore di volo.
A Melbourne sono le 8,30 del 30 luglio quando atterriamo, da queste parti è inverno e fa freddo, ci sono 6° gradi.
Recuperiamo le valige e gli scatoloni con le bici e ci incamminiamo verso il vicino albergo dove avevo prenotato una camera. Qui assembliamo le bici e dopo aver riposato un pò prendiamo un pullman per il centro città per
visitare un pò Melbourne. Il giorno dopo andiamo di nuovo in centro a Melbourne in bici per controllare che tutto sia ok e scopro che il GPS è impazzito: non riesce più a trovare la posizione e mi da indicazioni del tutto casuali. Non ho alternativa ne devo comprare un altro in un vicino centro commerciale.
E' il 1° di agosto quando comincia l'avventura, sono le 8,30 del mattino quando partiamo.
La prima parte del viaggio prevedeva l'attraversamento dello stato del Vittoria. Il freddo si faceva sentire e questo ha reso non poco difficoltose le nostre giornate. Dal secondo giorno al freddo si aggiungono anche le salite. Le colline del Vittoria non superano di 300-400 metri ma il problema è che ce ne sono un'infinità.
La prima settimana abbiamo superato mediamente ogni giorno un dislivello che andava da 2.000 ai 3.000 metri e vi garantisco che con 35 kg da portarsi dietro ci sembravano il doppio. Oltre al freddo e alle salite il terzo problema è stato la durata delle giornate: alle 17,30 cominciava a fare buio! Ogni giorno non riuscivamo a fare più di 140-150 km contro i 175 km pianificati.
In una settimana abbiamo accumulato due giorni di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ogni sera, alla fine della giornata, io e Marco ci guardavamo negli occhi e non riuscivamo a nasconderci un po' di dubbi sul fatto di pote arrivare a Cairns nei tempo prestabilito.
Lo stato del Vittoria è tutta una foresta di eucalipti, talvolta pedalavamo in una "galleria verde" scavata fra gli alberi.
Sulla nostra destra potevamo ammirare la costa con le grandi onde dell'Oceano Pacifico. Abbiamo sempre seguito la A1, una grande super-strada dove sfrecciavano veloci i "train Track" australiani, degli enormi Tir con attaccato dietro un rimorchio che ne aumentava la lunghezza fino a 30 metri!: facevano impressione.
La prima settimana è stata veramente dura, ogni tanto pioveva e vi garantisco che pedalare per un giorno sotto la pioggia con una temperatura di 8° è stata una vera sofferenza. La motivazione e la sfida sono state gli unici antidoti che ci hanno fatto andare avanti!
Unica nota positiva: il vento che ci è stato sempre a favore per tutto il viaggio, ma questo lo avevo calcolato durante la pianificazione.
Finalmente arriviamo a Sidney ed entriamo nel New South Wales, di colline ce ne sono poche e la strada diventa sempre più piana. Nella seconda settimana cominciamo a rispettare la tabella di marcia, fa meno freddo, le giornate si sono allungate un pò e noi riusciamo a pedalare ogni giorno per 180-200 km. Dopo Sidney puntiamo diritti verso Brisbane. Le giornate sono tiepide e non abbiamo più bisogno di coprirci tanto.
A Brisbane entriamo nel Queensland e abbiamo dei grossi problemi a trovare la strada alternativa alla A1 che era diventata una autostrada. Il GPS ci ha portato in mezzo a delle colline e a paesi che non trovavo nella carta geografica, ad un certo punto ci siamo ritrovati a salire per una salita al 30% di pendenza! Decido di spegnere il GPS e regolarmi con la bussola per andare nella direzione Nord e trovare un qualche paese che ci fosse anche nella mia carta geografica per proseguire con più certezza e cosi è stato. Nel frattempo la foresta aveva lasciato il posto alla savana, eravamo vicino al Tropico del Capricorno.
Sembrava di essere in Africa: mancavano solo i leoni. Di paesi se ne incontravano veramente pochi mediamente uno ogni 80-100 km. Per la strada si vedevano sempre più canguri sia vivi che morti, di coala nenchè uno o meglio uno solo ma morto.
Le strade erano un vero cimitero di animali. C'erano canguri, coala, diavoli della Tasmania e serpenti, tutti vittime del traffico incessante di Tir ed auto. Noi ci sentivamo comunque sicuri, la A1 era dotata di una corsia di emergenza che ci permetteva di pedalare ad una sufficiente distanza dal traffico.
Le giornate scorrevano lente scandite solo dalle nostre pedalate. La sveglia suonava alle 6,30 e dopo una colazione ipercalorica partivamo verso le 8. Alla sera, dopo aver trovato un motel dove dormire, cenavamo e poi rientravamo in motel per preparare la tappa del giorno dopo, un pò di TV e poi a letto.
Le distanza da Cairns diminuiva ogni giorno di 180-200 km e noi pedalavamo con sempre più motivazione.
Passato il Tropico del Capricorno le giornate si sono fatte sempre calde, la temperatura andava dai 18° a 30° gradi.
Finalmente il 23 agosto verso le 16, con soli due giorni di ritardo rispetto alla tabella di marcia, arriviamo a Cairns, il conta kilometri segnava 4.031 km.
Andiamo verso la spiaggia dove ci facciamo alcune foto e ci abbracciamo facendoci i complimenti l'uno l'altro.
Questo viaggio è stato più duro del previsto soprattutto nella prima parte.
L'Australia è un continente infinito con poche città e una natura incontaminata, la costa è veramente bella e la barriera corallina, che abbiamo visitato, è veramente affascinante.
Nelle giornate successive abbiamo fatto un pò i turisti trascorrendo il nostro tempo distesi sulle spiagge tropicali con la classica sabbia bianca, il mare turchese e le palme. Un paradiso terrestre che ci ha premiato di tutta la fatica fatta.
Ma purtroppo è tempo di tornare e lunedì 27 agosto saliamo sull'aereo che da Cairns ci porterà a Melbourne dove arriviamo dopo quattro ore di volo verso le 24. Dormiamo su una panchina dell'aeroporto ed il giorno dopo lo trascorriamo girovagando fra i padiglioni.
Finalmente alle 18 saliamo sull'areo che ci riporterà in Italia. Facciamo scalo a Singapore poi a Dubai e finalmente alle 14 del 29 agosto arriviamo a Malpensa dove mia figlia ci aspetta per riportarci a casa.
Archiviamo anche questa avventura che nonostante la sua difficoltà ancora una volta mi conferma che.....
Nothing is impossible you just have to want it more..
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